TASSARE SU BASE EQUA E PROGRESSIVA I RISPARMI ed ELIMINARE la DISTORSIONE di FAVORE all’investimento in DIAMANTI, OPERE D’ARTE e d’ANTIQUARIATO, BENI di LUSSO

I ricchi governanti hanno sempre fatto credere al valore della semplicità di una tassazione fissa e bassa per gli investimenti: in realtà si tratta di un trucco per far pagare imposte anche a chi, avendo bassi redditi, dovrebbe pagare meno o anche nulla per poche migliaia di euro di risparmi,  (che invece subiscono un 26% di falcidia sui rendimenti) riducendo invece il carico fiscale dei più ricchi. Esempio: Tizio ha reddito di 6.000 euro annui e 2.000 di cedole obbligazionarie: pagherà 520 euro di imposte; Caio ha reddito di 6.000 euro e 200.000 euro di cedole: pagherà 52.000 euro di imposte. In realtà se tutti gli introiti fossero confluiti nel reddito unico da dichiarare: Tizio su un reddito di 8.000 euro avrebbe pagato al fisco ZERO euro (gli vengono dunque rubati 520 euro) mentre Caio 81.750 euro (gli vengono regalati 29.750 euro) con buona pace delle raccomandazioni di favorire il reddito da lavoro su quello da rendite ed in barba all’art. 53 Cost. circa la progressività che deve informare il sistema fiscale !!!!

Sempre nel solco del favorire i più abbienti, altra distorsione da eliminare. Acquistare diamanti, oro, collezioni e beni in aste internazionali, auto antiche può essere un modo di mettere al sicuro dall’inflazione i propri risparmi, così come acquistare un immobile, obbligazioni o azioni; per queste ultime però si subiscono varie forme di tassazione che per le prime non sussistono. E’ assolutamente necessario parificare la situazione, ad esempio: 1) fissando un rendimento forfetario (es. 1-3%) da aggiungere agli altri redditi o istituzionalizzando un rilevamento ufficiale degli incrementi di valore da sottoporre a tassazione.


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